Opel Meriva (2010-18)

Con un rapporto tra contenuti e prezzo abbastanza valido, nei quattro allestimenti proposti, si sceglie sapendo che in nessun caso si può avere guida sportiva, ma semmai agevole e rilassata. I propulsori sono moderni, Euro6, in una sola, pur se a celare due meccaniche diverse, cilindrata a benzina, con varianti sovralimentate oppure a GPL. Tre diverse invece le cubature per i diesel, con il nuovo 1.6 che nasce in Italia, da privilegiare in quanto a prestazioni. Tra gli accessori di rilievo, il sistema infotainment IntelliLink con display a 7'' e il porta biciclette Flexfix, posizionabile dietro il portellone.

La prima Meriva, pur di valore ormai basso, è ancora ben commerciabile grazie alla suo essere veicolo precursore nel segmento, denota solo alcuni costi straordinari legati a eventuali guasti di elettronica, non sempre fortunata in quanto a tenuta degli hardware miniaturizzati in uso dopo lungo utilizzo; elemento questo presente sia sui motori 1.7 DTI, sia su alcuni Ecotec Euro4. La Meriva attuale, diffusa più nelle versioni a gasolio, ma con un graduale aumento di quelle a GPL, denota una differenza di quotazione sensibile all’allestimento, che può farla stare tanto sopra quanto sotto la media in funzione della “ricchezza”.

Quando nacque, debuttando nell 2003, la Meriva A prese parte al vigoroso popolamento del nuovo segmento di monovolume compatte che vide luce in quegli anni, andando a crescere gradualmente in Europa e nel Mondo; secondo i mercati può essere marchiata anche Vauxhall, oppure Chevrolet. L’intuizione fu ben premiata, nonostante un look abbastanza impersonale (“stretta, alta e lunga”), fatta eccezione per il profilo laterale vagamente ovaloide. Meccanica e principali sistemi erano condivisi con la Corsa C, senza apportare nulla di innovativo, salvo le soluzioni di sfruttamento dello spazio a bordo, che non mancava in relazione all’ingombro. In breve si inserirono in gamma le motorizzazioni a gasolio, dove grazie alla partnership con Fiat si trova il Multijet 1.3 Euro4, ad affiancare il 1.7 CDTI Isuzu. Fino al 2009, venne prodotta anche la Meriva OPC, spinta per quanto possibile nello stile e nella motorizzazione (1.6 turbo benzina da 180 CV). Dopo il 2009 arriva la motorizzazione bifuel con GPL. Quella ora in vendita è la seconda generazione Meriva, che ha debuttato nel 2010 sbalordendo con le sue portiere posteriori, che si aprono “dall’altra parte”. Dimensioni e dotazioni della Meriva B, che condivide alcune soluzioni con Astra e Zafira, salgono parecchio (i britannici la catalogano come MPV compact anziché mini); a tal punto da spostare il target precedente, con anche una serie di caratteristiche denominate Flex, a rendere manovrabile tutto quando serva a migliorare la capacità di carico a bordo. Oltre che più ricca e sicura (5 stelle EuroNCAP), Meriva B amplia anche le motorizzazioni, con un nuovo diesel e i benzina ora disponibili in versione sovralimentata.